Un incontro con alcuni dei giornalisti sportivi più noti per un viaggio tra nuove tecnologie e forme di scrittura: “Calcio e giornalismo nel terzo millennio”, panel organizzato dall’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia e moderato da Giorgio Matteoli è stato anche questo. A confrontarsi tra i vari temi: Mario Sconcerti (Corriere della Sera e Sky Sport), Pierluigi Pardo (Sport Mediaset), Gianluca Di Marzio (Sky Sport), Gianni Valenti (Gazzetta dello Sport) e lo scrittore John Foot.

Tanti i punti toccati durante l’incontro, con dibattiti spesso accesi tra generazioni anche differenti tra di loro. Se Mario Sconcerti, decano del giornalismo sportivo, afferma che: “Non è Twitter la vera rivoluzione del giornalismo, ma la televisione, che permette a tutti di fruire dello spettacolo delle partite”, Pardo e Di Marzio, tra i più attivi su Twitter, affermano che i social network sono una straordinaria fonte di informazione e confronto. Il telecronista di Mediaset sottolinea: “Twitter è imprescindibile per un giornalista. Anche mentre commento una partita in tv riesco ad avere informazioni aggiuntive che altrimenti non riuscirei a dare a chi mi ascolta”. E anche Gianluca Di Marzio rilancia: “Il mio ruolo è quello di esperto di calciomercato: una volta riuscivo a tenere nascosta un’esclusiva per qualche ora, adesso la velocità è fondamentale e solo su Twitter posso dare la notizia in tempo reale”.

Uno sguardo più internazionale lo regala John Foot, autore di “Calcio”, storia del mondo calcistico italiano dagli esordi ai giorni nostri: “Ormai con la globalizzazione si possono commentare e analizzare partite in tempo reale, confrontandosi con gente di tutto il mondo. Ma questo è il bello del calcio: se entri in un bar in una qualsiasi parte del mondo sai che potrai parlare di calcio. E con Twitter questo è diventato più facile”.
Ma sta cambiando anche il mondo della carta stampata. Gianni Valenti, vicedirettore de “La Gazzetta dello Sport”, evidenzia: “Anche un giornale come il nostro è attentissimo ai nuovi contenuti multimediali. Il nostro portale è uno die più cliccati d’Italia, fino a diventare un tutt’uno con il giornale cartaceo”.

Dopo aver sottolineato l’importanza delle statistiche, che tendono a diventare sempre più accurate, un piccolo elogio del Fantacalcio: “La sua evoluzione è frutto delle maggiori competenze degli appassionati – afferma Sconcerti – e ciò è stato possibile solo rendendo visibile a tutti il calcio. Ecco perché la vera rivoluzione è stata la tv”.

Infine, Sconcerti ammonisce i giovani (aspiranti) giornalisti: “Non è il mezzo a fare di voi professionisti seri. Leggo e sento cose aberranti ogni giorno. Studiate, ma non solo il calcio: studiate storia e filosofia, apritevi la mente”.

Edoardo Cozza

 

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