Riforma dell’Ordine dei giornalisti. L’AGSP: bene, ma manca la previsione di una via d’accesso unica alla professione

Dopo 48 anni la Camera dei Deputati ha approvato una mini riforma della legge sull’Ordine dei giornalisti. L’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia osserva con preoccupazione la mancanza all’interno della stessa della definizione di una via d’accesso unica alla professione, così come chiesto all’unanimità dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti nel documento approvato a Positano.

In attesa del voto del Senato e dell’approvazione definitiva, l’AGSP esprime tuttavia soddisfazione per il passo avanti compiuto, per il carattere bipartisan della riforma e per alcuni dei suoi aspetti, come l’introduzione di un tetto al numero massimo dei membri del Consiglio dell’Ordine.

L’AGSP ritiene inoltre che per tutelare al meglio il rapporto tra giornalisti e cittadini, i diritti e i doveri degli uni e degli altri, questa riforma avrebbe potuto introdurre due strumenti essenziali: la Commissione deontologica nazionale e il giurì per la correttezza dell’informazione. Due istituti che avrebbero consentito di avvicinare cronisti e gente comune, permettendo di risposte più rapide alle doglianze dei cittadini su comportamenti dei colleghi ritenuti scorretti. Una norma capace di recepire questi due strumenti avvicinerebbe mondi che, troppe volte, sembrano lontani, migliorando l’immagine della nostra professione.
Per questo L’AGSP chiede che dopo il voto della Camera, il Senato sappia migliorare ulteriormente questa norma a partire dall’introduzione di una via unica di accesso alla professione giornalistica.