Stati Generali FNSI. L’intervento dell’Agsp

‘Il 6 aprile scorso ci siamo lasciati con la Conferenza nazionale dei Cdr e dei fiduciari che ha approvato all’unanimità una mozione con la quale si “impegna la giunta della Fnsi e la Commissione Contratto a valorizzare in sede di rinnovo del CNLG il ruolo delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine e il patrimonio di professionalità da esse formato”.
Un segnale importante, forte che dimostrava una volta di più che i temi della formazione professionale, delle scuole di giornalismo, sono patrimonio nostro, di tutto il sindacato.
Poi è arrivato l’articolato della Fnsi per il rinnovo del contratto e di quell’impegno nessun traccia.
Cosa è accaduto?
La formazione, l’innalzamento della qualità, la valorizzazione delle scuole non sono solo degli slogan.
Sono questioni che si affrontano con determinazione se fanno parte del dna del nostro sindacato.
Stamattina il segretario ha fatto giustamente appello all’unità e alla compattezza del sindacato. E’ un richiamo giustissimo, soprattutto in un momento in cui la battaglia con gli editori si fa sempre più difficile.
Ancora di più allora non appare utile in questo momento creare delle fratture, o meglio delle esclusioni.
Il silenzio della piattaforma della Fnsi sulla formazione e sulle scuole rischia di essere percepita come una voglia di escludere una parte della base sindacale. E’ una scelta che secondo noi non serve, non è utile e non è neanche lungimirante.
Crediamo quindi che oggi sia importante che da questo incontro arrivi un segnale da parte del sindacato che invece così non è: serve un segnale forte e concreto con il quale la Fnsi ribadisce che la formazione è un tema centrale, che le Scuole e i giornalisti delle Scuole sono una risorsa e una prospettiva per la professione e per il sindacato.
Siamo convinti che anche questo sia un impegno importante, utile a far sentire tutti parte di questo sindacato e quindi a continuare insieme con ancora più forza questa battaglia per il rinnovo del contratto che dobbiamo vincere tutti insieme’.